Gli stent a rilascio di farmaci associati ad un’aumentata incidenza di mortalità rispetto agli stent di metallo nudo
Recenti report hanno indicato che può esserci un aumentato rischio di trombosi da stent tardiva con l’impiego degli stent a rilascio di farmaci, rispetto agli stent di metallo nudo.
Sono stati valutati 6.033 pazienti, ai quali sono stati impiantati stent a eluizione di farmaco e 13.738 sottoposti ad impianto di stent di metallo nudo, tra il 2003 ed il 2004, utilizzando i dati dello Swedish Coronary Angiography and Angioplasty Registry.
E’ stata compiuta l’analisi degli outcome nell’arco di 3 anni. In questo periodo, 1.424 persone sono morte ed i casi di infarto miocardico sono stati 2.463.
Durante il periodo osservazionale non sono state osservate differenze significative nell’outcome composito di morte e di infarto miocardico.
A 6 mesi è stato osservato un trend verso una più bassa incidenza di eventi tra i soggetti sottoposti a impianto di stent a rilascio di farmaco, rispetto ai pazienti del gruppo stent di metallo nudo, con 13.4 eventi in meno per 1000 pazienti.
Tuttavia, dopo 6 mesi, i pazienti nel gruppo stent a eluizione di farmaco hanno presentato una percentuale significativamente più alta di eventi, con 12.7 eventi in più per 1000 persone-anno ( rischio relativo aggiustato, 1.2 ).
A 3 anni, la mortalità era significativamente più alta nei pazienti con stent a eluizione di farmaci ( rischio relativo aggiustato: 1.18 ), e da 6 mesi a 3 anni, il rischio relativo aggiustato di morte in questo gruppo è stato pari a 1.32.
Lo studio ha mostrato che gli stent a eluizione di farmaci erano associati ad un’aumentata incidenza di morte, rispetto agli stent di metallo nudo.
Questo trend si è manifestato dopo 6 mesi, quando il rischio di morte è risultato più alto di 0.5 punti percentuali, e l’outcome composito di morte o infarto miocardico maggiore di 0.5- 1 punti percentuali, per anno. ( Xagena2007 )
Lagerqvist B et al, N Engl J Med 2007; 356: 1009-1019
Cardio2007